lunedì 15 luglio 2013

Energia sessuale: considerazioni semplici

"Io sono il Serpente segreto avvolto pronto a sorgere: nel mio avvolgermi c'é gioia. Se alzo la mia testa, io e la mia Nuit siamo uno. Se abbasso la mia testa, ed espello veleno, allora è il rapimento della terra, ed io e la terra siamo uno".                                       
Liber AL vel Legis, II, 26

Prima di inoltrarmi nell'argomento, voglio sottolineare che tutto ciò che si trova su questa pagina è frutto di riflessioni personali basate sull'esperienza, e come tali condivisibili o meno. Cerco fondamentalmente di dare un'interpretazione "oggettiva" di fatti inevitabilmente soggettivi che concernono l'esoterismo, l'arte, la religione e in generale la spiritualità: ben lontano da me è il desiderio di "fare teoria" raccogliendo materiale qua e là in modo a-critico, senza avere una minima esperienza riguardo ciò di cui sto cercando di parlare. Chiarisco questo perché l'argomento in oggetto può essere purtroppo facilmente frainteso.
Non identifico primariamente l'energia sessuale con i soli mezzi fisici di essa (spasmi, secrezioni varie, etc); in questo senso, questa è una pulsione che è già stata ben descritta dalla psicoanalisi. Prendo quindi come punto di riferimento occulto un'energia sottile, ma enormemente potente, che nella maggior parte degli esseri viventi - e nella maggior parte degli uomini - rimane in uno stato di inerzia fino al suo destarsi all'approssimarsi delle necessità riproduttive nella vita di tutti i giorni. In un senso più specifico, l'energia sessuale in questa posizione "normale" è del tutto rivolta verso il basso, la terra, ovvero la creazione fisica, la divisione dell'unità che si esplicita in Malkuth; si assiste alla dispersione (maschile) di quest'energia che viene trasferita nel dolce recipiente femminile dove darà avvio all'ennesimo processo riproduttivo. Questo è il simbolismo che si ritrova nel tantrico Muladhara chakra dai quattro petali, con al centro l'elefante e il tattva prithvi.
Per questo è importante cercare di sondare le proprie possibilità sessuali senza timore di ciò che si potrebbe riconoscere come proprio: questa introspezione aiuta l'adepto a ottenere una maggiore conoscenza di una parte fondamentale della propria identità, per cercare di utilizzarla senza lasciare che prenda il sopravvento e finalmente iniziare a controllarla. Si noti al contempo che "controllo" non equivale assolutamente a "castità": molte volte è anzi più deleterio il trattenere eccessivamente che il disperdere con moderazione, così come chi vuole dimagire non deve per forza ridursi alla fame per farlo.
Si tenga poi presente che l'identità sessuale copre un raggio di manifestazioni ben più ampio rispetto a quello della mera pulsionalità istintuale, e la sua esplorazione acquisice senso proprio in quest'ottica.
In tale percorso di conoscenza, attraverso le pratiche appropriate, ci si comincierà ad accorgere di come l'energia sessuale sia di capitale importanza per l'accrescimento della propria consapevolezza occulta, e non solo: se questa energia, invece di essere direzionata verso il basso e la materia, viene convogliata in regioni "alte" del sé, si potrà passare dalla riproduzione alla Creazione, che sia spirituale o a un diverso livello artistica (così come è la sublimazione freudiana). Tramite questa vertiginosa ascensione si può ricondurre all'unificazione ciò che è separato in un arduo processo auto-creativo e magico. In tal senso si possono quindi collocare l'esplorazione qabalistica dei Piani e quella delle possibilità del terribile potere serpentino della Kundalini tantrica, i due processi avendo una inevitabile e ovvia affinità di fondo.

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