venerdì 21 ottobre 2016

Sottigliezze sacrificali

(Una visione)
Notti antiche di sangue versato sull'uscio di baite dove l'ultima neve si scioglie - pasqua di sangue, il sacrificio nel vento fresco del crepuscolo che solca le vallate, attraversando le cascine isolate sparse sui fianchi erbosi dei monti lontani. Gesti millenari, e invocazioni dei fuochi accesi sui pascoli in attesa del nuovo verdeggiare, salgono nei circoli siderali dell'anno, fluendone nei meccanismi cosmici.
L'offerta si diffonde nel profumo delle essenze bruciate affinché garantisca l'instaurarsi di un equilibrio.
Lo scambio avviene nella luce più violenta - o nella tenebra precoce, lentamente pulsante, se appartenente alla parte oscura e divina dell'anno.

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Nell'era oscura dell'anno il buio e il gelo si fronteggiano per banchettare sulle energie sempre più deboli e sfuggenti della terra. Il secondo vincerà sul primo fino al ritorno delle brezze narcotiche e vivificanti di Marzo, e così via. L'entrata nella luce come l'entrata nelle tenebre - allo stesso modo, questa volontà esige un sacrificio.
Ciò che conta, nell'atto, è il liberarsi rituale di qualcosa che nella vita mondana non è immediatamente percepibile -  l'energia sacrificale che è il segreto della manifestazione (satanica) della Conoscenza. Va da sé che l'energia sacrificale non può mai essere sufficiente, se non viene adeguatamente indirizzata verso la sfera di influenza indagata o richiamata. Sigilli, mantra, invocazioni, mudra, non sono altro ce sorta di dispositivi di canalizzazione - e molto probabilmente di trasformazione - di questa energia, la cui intima natura è visceralmente compenetrata dal caos, l'inevitabile orgasmo tra sesso e morte che struttura il nostro universo.
Perché energia sacrificale?
perché in sé comporta l'instaurarsi di un processo alchemico, di una forzatura nell'ordine naturale delle cose. L'uccisione della vittima non sarà ai giustificabile altrimenti, così come la stessa libagione, apparentemente insensata, e pure la trasmutazione delle energie sessuali in forze più sottili e instabili; tutte queste pratiche, nel loro porsi contro la corrente delle leggi naturali, serbano in loro un qualcosa di diabolico, dell'uomo che in ultima analisi vuole farsi creatore, Mago.