lunedì 4 luglio 2011

frammenti onirici-2 /sogno lucido e un astrale

Una notte estiva, tra i molti svantaggi che reca, ha dalla sua il caldo, che sfavorisce sonni particolarmente profondi (e riposanti). È quindi molto più semplice fare esperienze quali i sogni lucidi, poiché il livello di veglia cosciente rimane piuttosto elevato. La prima sera di Luglio di quest'anno è stata infatti piuttosto densa; un lungo sogno cospirazionista a sfondo esoterico di cui dico solo che coinvolgeva istituzioni quali le scuole e gli ospedali (nei sotterranei di questi ultimi si operavano riti di una terribile depravazione). Più interessante il sogno lucido: perlopiù non interamente cosciente, ma quasi. Svolazzavo per una grande città, e mi sono ritrovato su un grande edificio simile a una scuola. Era costruito in cemento e pietra grigia, architettonicamente simile a costruzioni della fine del XIX secolo. Non sapendo cosa fare, ho prima materializzato una “professoressa ideale” (chi ha orecchie per intendere...) con la quale ho cercato di avere un rapporto sessuale che è però quasi subito sfumato (ho intuito che proseguendolo avrei rischiato di svegliarmi attaccato in modo equivoco al materasso...). Successivamente, in piedi sul tetto della struttura, ho iniziato ad ingrandirla, aggiungendo complessi architettonici simili, dalle cui vetrate vecchie e sporche si potevano intravedere gli interni avvolti da una scura penombra, da pomeriggio invernale, aule, corridoi etc, completamente vuoti e silenziosi. Potevo sentire un senso di isolamento buio e di cose dimenticate fuori dal tempo provenire da questi interni. Rendendomi poi improvvisamente conto che essendo all'interno del sogno potevo ricordare ancora perfettamente il contenuto del sogno cospirazionista che ho citato all'inizio, e che si era svolto prima di essere entrato nel lucido, ho deciso di creare una mia copia identica con la quale dialogare, che in qualche modo avrebbe dovuto funzionare come una materializzazione onirica della mia memoria fisica; una volta creata, cominciai a narrarle(-mi) a chiare lettere ciò che era successo fino a quel momento, in modo che una volta sveglio “magicamente” mi sarei ricordato tutto alla perfezione, almeno in teoria. Ovviamente non ha funzionato appieno, poiché c'erano semplicemente troppe cose da narrare alla copia, quindi anche questa catena di eventi è sfumata. Inoltre non si parla di contenuti interamente mnemonico-mentali, ma anche di atti di coscienza. Non è semplice come dare un resoconto di avvenimenti avvenuti nella realtà quotidiana.
Dopo tutto ciò, ho provato ad entrare in astrale. Esperienza divertente, anche se condotta non al meglio. Ero intrappolato nel mio sogno lucido, incerto su come raggiungere il piano astrale da quella condizione. Allora ho ricominciato a volare in giro, stando attento a non alzarmi troppo dal livello del terreno (perché facendolo rischiavo di farmi prendere dalla paura dell'altezza, e di perdere conseguentemente il controllo del sogno). Allora ho intuito che probabilmente sarebbe successo qualcosa se avessi provato ad acquisire una “velocità di volo” sempre maggiore (sembra una puntata di Dragon ball, ma è proprio così). Ho iniziato. Aumentavo di velocità vertiginosamente, e dopo un po' ho cominciato a vedere intorno a me quelle vorticanti e fumose energie tipiche dei miei stati ipnagogici. Ho avuto un momento di esitazione , dovuto alla possibilità che perdessi il controllo dell'operazione, che ho superato regolando ritmicamente la respirazione, anche se in modo un po' convulso. All'improvviso mi sono ritrovato letteralmente sparato fuori dal corpo, spinto contro il muro del soffitto che vedevo chiaramente a poca distanza da me, con il battito del cuore a mille. Ho fatto appena a tempo a riuscire a girare lo “sguardo” dietro di me, e ho visto il mio corpo sul letto, di sotto. Agitatissimo, mi sono risvegliato subito. Tutti questi ultimi istanti si sono succeduti in maniera oltremodo concitata e rapida, per qui non ho avuto la coscienza completamente salda per tutta la breve durata dell'esperienza, rivelatasi comunque piuttosto istruttiva.

2 commenti:

  1. Non ho mai raggiunto un tale livello di autocoscienza durante un sogno. Anche quando sapevo di essere in un sogno, non ho mai tentato di controllarlo. A volte non riesco neanche a uscirne: ricado subito in un sogno di me sveglio, che effettivamente controllo, ma di cui non sono consapevole (almeno fino a quando non vedo qualche elemento sospetto). Generalmente li lascio scorrere in modo da poter esplorare meglio l'evolversi naturale condotto dalla mia mente. E' certamente un approccio diverso, passivo, analitico, osservativo.

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  2. Mai riuscito a raggiungere il piano astrale. nel sogno lucido di solito mi limito ad esaudire le mie pulsioni sessuali. Durante il volo non riesco mai a ottenere molta velocità. E' piuttosto un planare. Altra attività ludica nel sogno lucido è viaggiare sorvolando paesaggi. Spesso sogno ghiacciai e luoghi innevati. La Siberia e il polo Nord...

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