lunedì 27 gennaio 2014

Solve

Quale parvenza di genuina "vita" è possibile darsi oggi, nel grigiore caotico della forzata mediocrità del quotidiano sopravviversi?
Cosa farsene dei nostalgici slanci identitari adolescenziali, che in virtù della loro freschezza ormai stantia, gettarono comunque le fondamenta di ciò che si "è" dopo?
Cosa farsene del frustrante scavare della razionalità in territori che non le sono propri?
Il tentato contatto con la dimensione del sacro presuppone qualcosa di non immediatamente intuibile a causa della natura che assume nel clima attuale. In questo momento storico, quando si parla di costruzione identitaria, si intende il suo attuarsi attraverso il solo fattore materialistico, egocentrico, umano.
Personalmente non ho mai avuto un "ancoraggio identitario" di questo genere. Non potendo basarmi su null'altro di sentito come più reale - ovvero più spirituale - creai qua e là delle temporanee e fasulle imitazioni di personalità. Attraverso queste, spesso e volentieri, genuini brandelli di un'interiorità soffocata di tanto in tanto trovavano uno sfogo. Ma più tardi, quando mi resi conto in piena coscienza di quanto tutto ciò fosse risibile & inutile, precipitai di conseguenza nel Caos e vi rimasi disgregato, a brandelli sul vuoto di ogni cosa, per molto tempo.
Questo fece le veci di un piccolo solve alchemico, e grazie ad esso, ebbi la possibilità di comprendere un poco di più i miei rinnovati contatti col Sacro rispetto al passato.
Per sua stessa natura, l'individualismo esasperato di oggi allontana dal sacro. La meditazione (reale) stessa, il cui scopo è la distruzione dell'identità, non è praticabile senza un lavoro preliminare sulla fragile inconsistenza dell'Io narcisistico. Naufrago sulla sua piccola isoletta di coscienza, l'"uomo" contemporaneo sorride educatamente di colui che osa avventurarsi nell'oceano circostante - la maggior parte delle volte avendo pure ragione nel farlo - mentre più o meno consapevolmente soffre della sua limitatezza, pensando forse che abbandonandosi alla "vita" troverà una scusa "eroica" al proprio esserci.

"Si penserà che chiunque per qualunque via possa raggiungere lo stato del rigenerato; gli atti di devozione che potranno ancora essere eseguiti non avranno alcun risultato".
"Il tipo di vita sarà uguale promiscuamente per tutti".
"Ogni specie d'uomo si immaginerà di esser pari ad un brahmnana".
(dal Vishnu-purana)

domenica 5 gennaio 2014

Sulla dispersione sessuale e psichica maschile

Possiamo individuare, nelle diverse modalità di dispendio maschile delle energie sessuali volte al lato "terrestre" e materiale, dei caratteri peculiari che pensiamo influiscano in varia misura sulla mente nei momenti successivi.
Con l'atto sessuale svoltosi in maniera equlibrata tra i due sessi opposti, è possibile assistere a un sottile bilanciamento tra le cariche psichiche dei rispettivi sessi, e l'energia maschile viene sì dispersa, ma come rimessa in circolo, naturalmente evitando rapporti numerosi.
Durante l'atto sessuale solitario, la sensazione finale è invece quella di una dispersione, di un freddo indebolimento , di energia sprecata o meglio gettata nel vuoto. Crediamo sia però possibile, in una prospettiva sinistra, materializzare forme-pensiero ossessive (larve) attraverso questa pratica - "materializzare" nel senso di portarle, in un modo o nell'altro, nel livello fisico (Malkuth).

Possibili effetti sulla meditazione
Rapporto sessuale: finché non si eccede, è possibile trarre un certo giovamento dall'equilibrio energetico risultante dalla reciproca soddisfazione e neutralizzazione tra la forza femminile, magnetica e attrattiva, e quella maschile, elettrica ed espansiva. Nella nostra esperienza, per quanto riguarda il lavoro sui chakra, è meglio però evitare quelli più direttamente coinvolti nel processo (Muladhara, Svadisthana). La capacità di concentrazione non viene di solito compromessa, non quanto accade invece di solito dopo la
Dispersione solitaria: successivamente a questa, la concentrazione risulta tanto inferiore tanta è la quantità di energia sprecata; si tratta, d'altro canto, di uno stato ideale per chi voglia fare affiorare immagini ipnagogiche e/o interessanti visioni pseudo-oniriche con le quali è possibile operare. Si tratta quindi di qualcosa di vicino ad uno stato di passività che può essere volto a proprio favore nel caso si operi con visualizzazioni e cose affini.
Ogni osservazione ed esperienza a proposito di tale argomento è benvenuta.