martedì 26 marzo 2013

La "sostanza cromatica" dei sogni - divagazioni


L'unico piccolo riferimento che conosco riguardo questo argomento l'avevo trovato tempo fa e interessava Aurobindo, che associava se non erro a ogni corpo sottile dell'uomo una certa tipologia di sogni rispetto ad un'altra. Qui tratterò solo di certe personali impressioni a proposito.
Credo sia istruttivo il cercare di notare la composizione cromatica e luminosa dei propri sogni, sicuramente è un esercizio di consapevolezza non indifferente. Quello che primariamente bisogna tenere presente è che "coscienza ed energia sono due facce della stessa medaglia".  Personalmente, trovo effettivamente che i sogni predominati da scarsa luminosità, dalle tinte cupe, fosche e opache, hanno una "frequenza energetica" bassa, in cui la consapevolezza è del tutto assente, come ottenebrata.  Ciò non toglie che molte esperienze e sensazioni particolari, legate a questo stato di in-coscienza, possano comunque essere utili o interessanti, mi riferisco dal mio punto di vista a certe impressioni "amniotiche" molto incisive, anche a distanza di tempo.
In effetti però credo che nell'esperienza di ognuno la maggior parte del materiale onirico rifletta uno stato di mezzo, in cui la sostanza luminosa, il "telaio" onirico, non è nè particolarmente spenta nè notevolmente fulgida -mi riferisco ai sogni "comuni", quelli legati alle esperienze psichiche di ogni giorno. Da questo stato di mezzo si oscilla poi da un polo energetico all'altro, da quello basso dei sogni opachi a quello alto di quelli cristallini (come li definisco io). Questi ultimi sono quelli maggiormente carichi di colori vividi, luce ed energia; la sostanza di cui sono permeati è vibrante e luminosa, brillante, e si ha la percezione di uno stato energetico diverso, più elevato e se vogliamo anche più instabile. La coscienza è attiva, e anche se non si trova al livello del controllo del sogno, è a un passo dall'esserlo; il sogno cristallino è sicuramente vicino al piano astrale; spesse volte, nel tentativo di accedere a quest'ultimo, si finisce in una condizione intermedia caratterizzata appunto da tutte queste vividissime percezioni cromatiche. Ho notato che quando si fanno sogni cristallini ci si sveglia carichi di energia e di lucidità, anche se le ore di sonno sono meno rispetto al necessario; ho il forte sospetto che questo fatto sia dovuto a un buon incanalamento delle energie sessuali ottenuto prima di coricarsi: questo confermerebbe la vicinanza tra questo tipo di sogni e il piano astrale.