
IL VICARIO disse: Voi parlate assai oscuramente, e troppo. Ma io voglio indicare completamente la Materia, senza tanti discorsi oscuri. Io ve l’ordino, Figli della Dottrina: congelate l’Argento vivo. Di più cose, fatene due, tre, e di tre una. Uno con tre è quattro. 4, 3, 2, 1, da 4 a 3 vi è 1, da 3 a 4 vi è 1, dunque 1 e 1, 3 e 4. Da 3 a 1 vi è 2, da 2 a 3 vi è 1 da 3 a 2, 1 – 1, 2, 3 a 1, 2 di 2 e 1, 1. Da 1 a 2, 1, dunque 1. Vi ho detto tutto.
Per il resto, l'asse centrale del discorso è costituito dallo svolgersi del processo di trasmutazione interiore Nero - Bianco - Rosso , spiegato a più riprese tramite i diversi termini della tradizione alchemica. Sempre ricorre l'avvertimento al lettore di non farsi sviare da questa apparente eterogeneità formale:
[...] Intendimi, lascia queste Erbe, queste Pietre, questi Metalli e queste specie estranee, e prega Dio con tutto il cuore che ti faccia essere dei nostri.
Mentre la natura operativa dei procedimenti ermetici è svelata da simbolismi (quasi) mai troppo soffocanti:
[...] Considerate dunque le parole dei Sapienti, e come essi abbiano racchiusa tutta l’Opera in queste parole, dicendo: la Natura gode della Natura, la Natura domina la Natura e la Natura contiene la Natura. In tali parole è compresa tutta l’Opera: perciò abbandonate tante cose superflue, prendete l’Acqua vivente e congelatela nel suo Corpo e nel suo Solfo incombustibile – (Il Solfo incombustibile è il principio Oro preparato così che esso sia fisso, che non «avvampi» e nemmeno sfugga l’Acqua nell’operazione), fate bianca la natura e così tutto diverrà bianco. Cuocendo ancor di più, sorgerà il rosso, l’Acqua del Mare diverrà color sangue – segno, questo, del tempo di Dio, segno finale del Suo avvento, di Lui che viene per glorificare i buoni. Ma, prima, il Sole perderà la sua Luce e la Luna assumerà la funzione del Sole; poi la stessa Luna si ottenebrerà e si convertirà in sangue, e Mare e Terra si apriranno, e i corpi che erano morti sorgeranno dalle tombe e saranno glorificati, e avranno un volto più glorioso e splendente di mille Soli. E il Corpo, lo Spirito e l’Anima saranno glorificati in unità, e renderanno grazie a Dio perché, dopo tanti tormenti, pene e tribolazioni, sono giunti a un tale bene e ad una tale perfezione, da non esser più soggetti a separazione né a corruzione. Se voi non mi capite, non studiate più e non cercate di mischiarvi a noi poiché siete fuori del numero dei Sapienti. Io non potrei parlare più chiaramente [...].
Credo che la TURBA PHILOSOPHORUM sia un curioso e utile testo per l'alchimista contemporaneo.
Gli esempi si sprecano, tanto che non ne aggiungo altri; lascio all'eventuale lettore ulteriori considerazioni a proposito.
Lo si può trovare qui:
http://mikeplato.myblog.it/2015/08/13/turba-philosophorum/