Il lato oscuro dell'albero della conoscenza presenta tradizionalmente percorsi, tunnel, sentieri di difficile percorrenza dal punto di vista esistenziale. Le tremende forze del caos sono per loro stessa natura quasi inafferrabili, frammenti di potere lucidi come specchi neri, assolutamente presenti ma inumani, su un diverso piano rispetto al nostro. Addentrandosi in questi tunnel si può facilmente comprendere il senso originario delle forze ctonie, l'aggregarsi di vibrazioni primordiali al di là della natura. L'errore fondamentale del "curioso" di oggi è il tentare di afferrarle attraverso schemi conoscitivi moderni: i disturbi mentali che ne possono conseguire sono in tal caso del tutto giustificabili. Per comprendere il Caos, ancora una volta, bisogna accoglierlo in sé.
Demoni, forze sotterranee, divinità oscure, manifestano configurazioni psichiche dell'elementare, ben oltre il limite del linguaggio, nate dal caos dei primordi, e il loro potere è grande in quanto scaturente dall'indifferenziato.
Le loro forme bizzarre dai tratti ferini, spesso fortemente connotate sessualmente, le loro maschere antropomorfe dall'apparenza posticcia, sono tutte emanazioni visibili di un'unità chimerica fondamentale - come tentacoli informi di un polpo mostruoso che striscia negli abissi del cosmo.
Mentre le forme della Luce si cristallizzano in un'eternità quasi crudele, le ombre liquide del sentiero sinistro accolgono nel fioco baluginare del loro ventre la sostanza dell'infinito.
(immagine di T.Ketola, dalla Tabula Obscura)